Scheda Tecnica pietra lavica dell’Etna

Scheda Tecnica pietra lavica dell’Etna

PIETRA LAVICA Dell’Etna “GREZZA”

La lavorazione della Pietra Lavica, nasce anticamente e si evolve fino ai giorni nostri coadiuvata da macchinari anticamente rudimentali, ma che oggi hanno raggiunto livelli di notevole avanguardia, permettendo alle nostre industrie estrattive, sulle pendici dell’Etna, di proporre la pietra lavica sul mercato in scala mondiale, con svariati utilizzi dall’arredamento interno o esterno alla cucina. Grazie alle notevoli caratteristiche di durezza e resistenza agli agenti atmosferici, nel tempo ha trovato utilizzo in una vastità di settori, affermandosi odiernamente tra i prodotti più utilizzati nel settore delle costruzioni, soprattutto nella provincia di estrazione, dal settore pubblico al privato sia per abitazioni residenziali che multifamiliari. Trova impiego nei complessi abitativi per il rivestimento di stipiti per finestre e porte, soglie per finestre e porte, bordo ballatoio, oltre all’utilizzo negli ambienti esterni da qualche anno ha trovato largo utilizzo anche all’interno delle abitazioni, rivestendo cucine con top e i bagni sia nella forma naturale che ceramizzata e decorata a mano o semplicemente colorata, adattandosi anche ad abitazioni con arredamenti in stile moderno oltre all’utilizzo classico nelle abitazioni rustiche. Nei complessi abitativi riesce a collocarsi in una notevole vastità di ambienti, dalla pavimentazioni di esterni tramite le basole, utili sia per i viali carrabili, che per i vialetti dei giardini, all’interno trova utilizzo per l’arredamento oltre che per il rivestimento di soglie per porte e finestre, dei top per cucine e bagni, rivestimento di camini e di scale, anch’esse realizzabili nella forma naturale con inserti ceramizzati (detti a rilievo), decorati manualmente o colorati o decorati, con disegni a bassorilievo sulla pietra naturale anche su richiesta del cliente o decorati con sistemi di ultima generazione in fotoceramica, sistemi che ci danno la possibilità di imprimere sulla pietra qualsiasi tipologia di decoro e di foto perfettamente riprodotta ed in maniera indelebile. La pietra lavica grezza, può avere una molteplicità di rifiniture, dalla superficie bocciardata manualmente, impallinata, sabbiata, a puntillo fine o grosso; questo tipo di rifinitura trovano impiego oltre che per i rivestimenti anche per le pavimentazioni di esterni che necessitano di superfici antiscivolo, carrabili e con caratteristiche in gelive per essere posizionati anche in luoghi dove si raggiungono temperature sotto lo zero. Oltre alle soluzioni satinate, può essere anche lucidata con vari gradi di lucentezza, fino ad ottenere soluzioni molto lucide a base piombica.

caratteristiche-pietra-lavica-etna
caratteristiche-pietra-lavica-etna
caratteristiche-pietra-lavica-etna-ficiche-meccaniche
caratteristiche-pietra-lavica-etna-ficiche-meccaniche

Lo Sapevate che… La Pietra Lavica dell’Etna non emana radiazioni a differenza di alcune concorrenti?

Lo Sapevate che… La Pietra Lavica dell’Etna non emana radiazioni a differenza di alcune concorrenti?

La pietra lavica dell’Etna è caratterizzata da proprietà fisiche e meccaniche che la rendono particolarmente unica nel suo genere: durevole, indistruttibile, resistente agli sbalzi termici (è conduttore di calore), offrendo molteplici possibilità di impiego: pavimentazione, rivestimento, arredo urbano, arredo da giardino, complementi di arredo il tutto estremamente personalizzabile adattandosi a tutte le esigenze dell’utilizzatore finale.
La pietra lavica dell’Etna ceramizzata, assume caratteristiche antimacchia, resiste al calcare, agli agenti atmosferici e non necessita di particolare manutenzione, divenendo ideale per le realizzazioni di tavoli, piani di cucina, top di bagni, pavimenti, rivestimenti e molti altri impieghi, con la possibilità di poterla inserire con l’adozioni di diverse tipologie di smalti, anche in luoghi con estremo passaggio carrabile.
La pietra lavica dell’Etna al naturale tende al colore grigio, smaltandola è possibile ottenere qualsiasi tipo di colorazione sia lucidi che satinati. Anche i formati, le dimensioni e le decorazioni sono personalizzabili.

La pietra lavica dell’Etna, come già detto, risulta dal processo di solidificazione della lava sulla superficie :

antiusura – antimacchia – antiacido – ingeliva – alta resistenza agli urti e alle intemperie.

alta resistenza al carico di rottura – alta resistenza al calore.

Negli ultimi decenni è avvenuta la scoperta dell’innovativa tecnica di ceramizzazione della pietra lavica dell’Etna, permettendo l’impiegare della stessa in modo davvero originale e più amplio rispetto all’antico utilizzo, che era esclusivamente nella sua veste grezza. Grazie alla ceramizzazione si ottiene un prodotto altamente innovativo. Grazie alle sue particolari caratteristiche fisiche (antigraffio, antimacchia, antiusura, grande resistenza al carico di rottura) e ai suoi indubbi pregi estetici, essa può essere adoperata per i più svariati e disparati impieghi come ad esempio : piani per tavoli, top per mobili da bagno, top per mobili da bar, piani di lavoro per cucina, bar, tavoli e top per ristoranti, scale, panchine ed molto altro. La vasta gamma decorativa e cromatica e la notevole malleabilità grazie alle innovative macchine a controllo numerico, potendo ottenere anche particolari pezzi sagomati su richiesta del cliente.

Essendo un prodotto relativamente nuovo, la pietra lavica dell’Etna è stata sottoposta a dei particolari studi, e confrontata con altri marmi, pietre e graniti. Nel caso specifico, si è verificato l’emissione di radon. I risultati delle misure dei valori di rateo specifico di emanazione del radon. I materiali sottoposti ad analisi sono rocce impiegate come materiali da costruzione ornamentali; conseguentemente per quanto riguarda i limiti proposti dalla Commissione Europea, si è fatto riferimento a quelli relativi ai materiali di rivestimento. E’ possibile osservare che ad attività inferiori a 2, valore limite di esenzione per i materiali di rivestimento. Si ritiene di dover comunque ricordare che alcune delle rocce analizzate sono impiegate, localmente, anche come materiale strutturale.

Tabella 2

concentrazione di attività di radio-226, torio-232 e potassio-40 e indice di concentrazione di attività.
concentrazione di attività di radio-226, torio-232 e potassio-40 e indice di concentrazione di attività.

In tre campioni analizzati (“Serizzo ghiandone”, “Beola dorata” e “Basalto etneo” ) il rateo specifico di emanazione di radon è risultato inferiore al limite di rilevabilità, conseguentemente non è stato possibile determinare neppure il coefficiente di emanazione. Valori particolarmente bassi di rateo specifico di emanazione sono riscontrati anche nei campioni: “Labrador chiaro” (0,0045 Bq kg-1 h-1), “Nero assoluto” (0,007 Bq kg-1 h-1) e “Porfido della Valcamonica” (0,007 Bq kg-1 h-1). I massimi ratei specifici di emanazione sono stati rilevati nei campioni “Tufo di Riano grigio” (0,65 Bq kg-1 h-1), “Tufo di Riano giallo” (0,59 Bq kg-1 h-1), “Kashmir white” (0,13 Bq kg-1 h-1) e “Rosa Predazzo” (0,13 Bq kg-1 h-1).

fonte delle rivelazioni : Emanazione di radon da materiali lapidei naturali, Righi S., Coatti F., Bargossi G.M., Verità S., Bruzzi L., CIRSA Università di Bologna.

Scheda Tecnica pietra lavica dell’Etna

Scheda Tecnica pietra lavica dell’Etna

PIETRA LAVICA Dell’Etna “GREZZA”

La lavorazione della Pietra Lavica, nasce anticamente e si evolve fino ai giorni nostri coadiuvata da macchinari anticamente rudimentali, ma che oggi hanno raggiunto livelli di notevole avanguardia, permettendo alle nostre industrie estrattive, sulle pendici dell’Etna, di proporre la pietra lavica sul mercato in scala mondiale, con svariati utilizzi dall’arredamento interno o esterno alla cucina. Grazie alle notevoli caratteristiche di durezza e resistenza agli agenti atmosferici, nel tempo ha trovato utilizzo in una vastità di settori, affermandosi odiernamente tra i prodotti più utilizzati nel settore delle costruzioni, soprattutto nella provincia di estrazione, dal settore pubblico al privato sia per abitazioni residenziali che multifamiliari. Trova impiego nei complessi abitativi per il rivestimento di stipiti per finestre e porte, soglie per finestre e porte, bordo ballatoio, oltre all’utilizzo negli ambienti esterni da qualche anno ha trovato largo utilizzo anche all’interno delle abitazioni, rivestendo cucine con top e i bagni sia nella forma naturale che ceramizzata e decorata a mano o semplicemente colorata, adattandosi anche ad abitazioni con arredamenti in stile moderno oltre all’utilizzo classico nelle abitazioni rustiche. Nei complessi abitativi riesce a collocarsi in una notevole vastità di ambienti, dalla pavimentazioni di esterni tramite le basole, utili sia per i viali carrabili, che per i vialetti dei giardini, all’interno trova utilizzo per l’arredamento oltre che per il rivestimento di soglie per porte e finestre, dei top per cucine e bagni, rivestimento di camini e di scale, anch’esse realizzabili nella forma naturale con inserti ceramizzati (detti a rilievo), decorati manualmente o colorati o decorati, con disegni a bassorilievo sulla pietra naturale anche su richiesta del cliente o decorati con sistemi di ultima generazione in fotoceramica, sistemi che ci danno la possibilità di imprimere sulla pietra qualsiasi tipologia di decoro e di foto perfettamente riprodotta ed in maniera indelebile. La pietra lavica grezza, può avere una molteplicità di rifiniture, dalla superficie bocciardata manualmente, impallinata, sabbiata, a puntillo fine o grosso; questo tipo di rifinitura trovano impiego oltre che per i rivestimenti anche per le pavimentazioni di esterni che necessitano di superfici antiscivolo, carrabili e con caratteristiche in gelive per essere posizionati anche in luoghi dove si raggiungono temperature sotto lo zero. Oltre alle soluzioni satinate, può essere anche lucidata con vari gradi di lucentezza, fino ad ottenere soluzioni molto lucide a base piombica.

caratteristiche-pietra-lavica-etna
caratteristiche-pietra-lavica-etna
caratteristiche-pietra-lavica-etna-ficiche-meccaniche
caratteristiche-pietra-lavica-etna-ficiche-meccaniche

Lo Sapevate che… La Pietra Lavica dell’Etna non emana radiazioni a differenza di alcune concorrenti?

Lo Sapevate che… La Pietra Lavica dell’Etna non emana radiazioni a differenza di alcune concorrenti?

La pietra lavica dell’Etna è caratterizzata da proprietà fisiche e meccaniche che la rendono particolarmente unica nel suo genere: durevole, indistruttibile, resistente agli sbalzi termici (è conduttore di calore), offrendo molteplici possibilità di impiego: pavimentazione, rivestimento, arredo urbano, arredo da giardino, complementi di arredo il tutto estremamente personalizzabile adattandosi a tutte le esigenze dell’utilizzatore finale.
La pietra lavica dell’Etna ceramizzata, assume caratteristiche antimacchia, resiste al calcare, agli agenti atmosferici e non necessita di particolare manutenzione, divenendo ideale per le realizzazioni di tavoli, piani di cucina, top di bagni, pavimenti, rivestimenti e molti altri impieghi, con la possibilità di poterla inserire con l’adozioni di diverse tipologie di smalti, anche in luoghi con estremo passaggio carrabile.
La pietra lavica dell’Etna al naturale tende al colore grigio, smaltandola è possibile ottenere qualsiasi tipo di colorazione sia lucidi che satinati. Anche i formati, le dimensioni e le decorazioni sono personalizzabili.

La pietra lavica dell’Etna, come già detto, risulta dal processo di solidificazione della lava sulla superficie :

antiusura – antimacchia – antiacido – ingeliva – alta resistenza agli urti e alle intemperie.

alta resistenza al carico di rottura – alta resistenza al calore.

Negli ultimi decenni è avvenuta la scoperta dell’innovativa tecnica di ceramizzazione della pietra lavica dell’Etna, permettendo l’impiegare della stessa in modo davvero originale e più amplio rispetto all’antico utilizzo, che era esclusivamente nella sua veste grezza. Grazie alla ceramizzazione si ottiene un prodotto altamente innovativo. Grazie alle sue particolari caratteristiche fisiche (antigraffio, antimacchia, antiusura, grande resistenza al carico di rottura) e ai suoi indubbi pregi estetici, essa può essere adoperata per i più svariati e disparati impieghi come ad esempio : piani per tavoli, top per mobili da bagno, top per mobili da bar, piani di lavoro per cucina, bar, tavoli e top per ristoranti, scale, panchine ed molto altro. La vasta gamma decorativa e cromatica e la notevole malleabilità grazie alle innovative macchine a controllo numerico, potendo ottenere anche particolari pezzi sagomati su richiesta del cliente.

Essendo un prodotto relativamente nuovo, la pietra lavica dell’Etna è stata sottoposta a dei particolari studi, e confrontata con altri marmi, pietre e graniti. Nel caso specifico, si è verificato l’emissione di radon. I risultati delle misure dei valori di rateo specifico di emanazione del radon. I materiali sottoposti ad analisi sono rocce impiegate come materiali da costruzione ornamentali; conseguentemente per quanto riguarda i limiti proposti dalla Commissione Europea, si è fatto riferimento a quelli relativi ai materiali di rivestimento. E’ possibile osservare che ad attività inferiori a 2, valore limite di esenzione per i materiali di rivestimento. Si ritiene di dover comunque ricordare che alcune delle rocce analizzate sono impiegate, localmente, anche come materiale strutturale.

Tabella 2

concentrazione di attività di radio-226, torio-232 e potassio-40 e indice di concentrazione di attività.
concentrazione di attività di radio-226, torio-232 e potassio-40 e indice di concentrazione di attività.

In tre campioni analizzati (“Serizzo ghiandone”, “Beola dorata” e “Basalto etneo” ) il rateo specifico di emanazione di radon è risultato inferiore al limite di rilevabilità, conseguentemente non è stato possibile determinare neppure il coefficiente di emanazione. Valori particolarmente bassi di rateo specifico di emanazione sono riscontrati anche nei campioni: “Labrador chiaro” (0,0045 Bq kg-1 h-1), “Nero assoluto” (0,007 Bq kg-1 h-1) e “Porfido della Valcamonica” (0,007 Bq kg-1 h-1). I massimi ratei specifici di emanazione sono stati rilevati nei campioni “Tufo di Riano grigio” (0,65 Bq kg-1 h-1), “Tufo di Riano giallo” (0,59 Bq kg-1 h-1), “Kashmir white” (0,13 Bq kg-1 h-1) e “Rosa Predazzo” (0,13 Bq kg-1 h-1).

fonte delle rivelazioni : Emanazione di radon da materiali lapidei naturali, Righi S., Coatti F., Bargossi G.M., Verità S., Bruzzi L., CIRSA Università di Bologna.